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Archivi giornalieri: 19 febbraio 2012

Dopo una serire di post ad uso dei miei studenti, vorrei dedicare qualche riga volgendo lo sguardo al mondo della letteratura.

Avete mai sentito parlare degli Haiku?
Sono brevi componimenti poetici, spesso dedicati al mondo della natura, di origine giapponese. In diciassette sillabe (on) si sviluppa il pensiero poetico attraverso la giustapposizione di due idee principali, distinte da una parola separatrice (kiru) che determina la tradizionale struttura in due righe più una. E’ dall’incontro di questi due pensieri che scaturiscono immagini ed emozioni, privilegiando una visione semplice e sommessa della vita, lontana dal clamore e dal sensazionalismo.
Vi sono interi libri e siti dedicati a questo tipo di poesia, e non è certo mia intenzione fare una lezione introduttiva sull’argomento. Ed allora: perchè gli haiku?
Innanzitutto basterebbe il fatto che come numero di sillabe sia stato scelto un numero primo a stimolare la curiosità matematica verso questa poesia, in realtà tutto parte da un piacere personale per questi versi essenziali, nei quali ritrovo quello spirito di sintesi che pervade la matematica. Secondariamente è stimolante provare ad imitarne la struttura per giocare con i numeri.
Prendiamo un numero decimale illimitato e tronchiamo la parte decimale dopo un certo numero di cifre, diciamo dieci o undici. Ora proviamo a comporre alcuni versi secondo lo stile degli haiku, ma anzichè imporre un vincolo sul numero di sillabe, facciamo in modo che il numero di lettere di ciascuna parola corrisponda ad una cifra del numero da noi scelto.
Un esempio chiarirà meglio il concetto:
 Era l’idea,
l’aroma invitante, il solito caffè.
Ora, piano, svanisce.
 Contiamo le lettere delle parole, ordinatamente, e scriviamo affiancandoli i numeri ottenuti
3  1  4  1  5  9  2  6  5  3  5  8 
Basta una virgola dopo la prima cifra a sinistra, ed ecco il pi greco (troncato all’undicesimo decimale)!
A presto!